Il Bunker di West Star sito B
West Star :
Come era costruito e a cosa serviva
West Star: Situato ad Affi (VR), scavato nella roccia del Monte Moscal, fu costruito tra il 1960 e il 1966. Fungeva da posto comando e controllo NATO nello scacchiere nord-occidentale italiano, per contrastare l'eventuale sfondamento da parte del patto di Varsavia della soglia di Gorizia .
West Star è uno dei nomi in codice più noti attribuiti al complesso sotterraneo militare di Affi (VR), costruito durante la Guerra Fredda. Era una delle strutture più importanti del sistema NATO in Italia.
Localizzazione
Situato nel Monte Moscal, tra Affi e Cavaion Veronese (VR).
A pochi chilometri dal Lago di Garda, in posizione strategica ma defilata.
Struttura e sicurezza
Opera sotterranea scavata nella montagna, con più ingressi mimetizzati.
Corridoi e gallerie in cemento armato, resistenti ad attacchi nucleari e bombardamenti.
Porte blindate e sistemi di filtraggio dell'aria per resistere anche ad attacchi chimici o biologici.
Accessi sorvegliati da reparti militari, con zone interdette alla popolazione civile.
Funzioni operative
Centro di comando e comunicazioni NATO per l'Italia nord-orientale.
Doveva coordinare la risposta militare in caso di conflitto con il Patto di Varsavia.
Era collegato tramite linee telefoniche e radio sicure ad altre strutture italiane e NATO.
Veniva utilizzato per esercitazioni e simulazioni di scenari di guerra nucleare.
Presenze militari
Vi operavano ufficiali italiani e NATO, spesso in contatto con la 5ª ATAF (Allied Tactical Air Force) con sede a Vicenza.
Aveva capacità di funzionamento autonomo (energia, acqua, viveri) per ospitare personale per periodi prolungati in isolamento.
Periodo di attività
Costruita negli anni '60 e rimasta operativa fino agli anni '90.
Dopo la fine della Guerra Fredda perse importanza strategica e fu dismessa nel 1999.
Ingressi e galleria principale
Tre accessi: Alfa (solo personale), Beta (personale + materiali), uscita/emergenza (Incaffi). Posizioni e quote sono documentate da rilievi esterni amatoriali ma molto dettagliati.
Galleria principale ~1 km che collega Alfa e Beta; termina "a T" a entrambe le estremità. Circa a metà di questo tunnel si imbocca l'accesso al vero bunker.
Corpo del bunker
Il complesso è nel cuore della montagna, collegato alla galleria principale da un tronco perpendicolare; sviluppo su 3 livelli: piano terra, primo piano, e un piano tecnico inferiore (cunicoli per impianti e cavi).
Superficie complessiva intorno a 13.000 m²; capacità 500 persone (stima ricorrente nelle fonti tecniche). Alcune fonti giornalistiche riportano numeri diversi, ma il dato 13.000/500 è quello più citato.
L'organizzazione interna conta centinaia di locali (articoli recenti parlano di ~280 stanze), con percorsi ad anello e corridoi longitudinali per compartimenti stagni.
Zone/ambienti tipici
Sale operative (situation/war room) con mappe murali e gradonate.
Centrale elettrica/UPS, filtri NBC e porte blindate; mensa, bar, infermeria, dormitori, depositi.
Parliamo della storia recente del Bunker
Vedi il progetto di Riqualificazione del Bunker
Cessione al Comune di Affi nel 2018
La struttura, di proprietà demaniale fino ad allora, è stata trasferita al Comune nel 2018, con l'impegno di destinarla ad uso museale.
Riconoscimento come "bene monumentale" e apertura a finanziamenti
Il 16 gennaio 2024, il Ministero della Cultura ha conferito al West Star il vincolo monumentale, definendolo una "capsula del tempo". Tale riconoscimento permette l'accesso a fondi statali ed europei per conservazione e restauro.
Progetto di musealizzazione in corso
Il Comune ha incaricato un team, guidato dall'architetto Michelangelo Pivetta dell'Università di Firenze, per progettare l'allestimento museale. Gli interventi includono restauro conservativo, messa in sicurezza, sistemazione degli impianti e allestimenti scenografici.
Serve un investimento significativo: circa 8 milioni di euro per completare il restauro e adeguarlo a normativa e fruizione pubblica.
Coinvolgimento di enti e istituzioni
La Camera di Commercio di Verona ha avviato uno studio di fattibilità tecnico-economica insieme al Comune, con lo scopo di strutturare un piano sostenibile.
La deputata Alessia Ambrosi ha presentato un'interrogazione parlamentare per sollecitare il sostegno governativo e la candidatura UNESCO.
Non ancora aperto al pubblico
Al momento, la struttura non è visitabile, poiché è in corso la messa in sicurezza e il completamento del progetto museale.
Cosa succederà da qui in avanti?
Studio di fattibilità definito in collaborazione con Camera di Commercio, finalizzato a strutturare il piano operativo.
Accesso e ottenimento di fondi, nazionali ed europei, per coprire almeno metà dei costi stimati.
Progettazione definitiva e attuativa del percorso museale, con allestimenti, sicurezza e gestione.
Eventuale candidatura UNESCO per valorizzazione e visibilità internazionale.
Apertura progressiva, in attesa di completamento lavori e finanziamenti.
Cronologia degli interventi su West Star
2007–2010: Fine dell'uso militare e prime ipotesi di valorizzazione
2007: La NATO dismette la base, che fino ad allora aveva ancora funzioni strategiche.
2010: La Regione Veneto predispone una convenzione con il Ministero della Difesa per la valorizzazione turistica del bunker, stanziando 100.000 € annui per tre anni (fino al 2012).
2016: Prime interrogazioni e mediazione pubblica
Marzo 2016: Mattia Fantinati (M5S) presenta un'interrogazione parlamentare affinché il sito diventi meta turistica.
Anni successivi (intorno al 2016): Iniziative locali e attenzione pubblica in merito alla struttura.
2018: Cessione al Comune di AffiIl sito, precedentemente gestito dal Ministero della Difesa, viene ceduto ufficialmente al Comune di Affi con l'obiettivo di trasformarlo in museo dedicato alla Guerra Fredda.
2019/2021 :
L'amministrazione comunale riattiva l'accesso alla base con lo stanziamento di 300.000€ per il ripristino dell'energia elettrica, propone una collaborazione con l'ateneo di Bs per corso aggiornamento laureati in architettura, e per altre iniziative che purtroppo non andranno in porto , un po' per i costi e i tempi dilatati ma principalmente per il Covid .
In questo periodo il Colonnello Cimolai prepara per l'amministrazione comunale, una brochure per l'addestramento alle guide che accompagneranno i visitatori all'interno del sito
2022: Progetto di musealizzazione e studio preliminari.
2022: Il Comune di Affi organizza una serata pubblica con l'Università di Firenze (architetto Michelangelo Pivetta) per illustrare il progetto di recupero e definire la strategia di musealizzazione (virtual tour, archivio digitale, restauro conservativo).
2023: Avvio formale della procedura di tutela 4 gennaio 2024 (attività partì a fine 2023): La Soprintendenza comunica l'avvio della procedura per la dichiarazione di interesse culturale della West Star, riconoscendola come esempio significativo di architettura militare novecentesca e aprendo la strada ai futuri fondi.
2024: Riconoscimento ufficiale e istituzione di comitati
17 febbraio 2024: La Soprintendenza impone il vincolo monumentale, passando ufficialmente alla fase operativa. In contemporanea, si costituisce un Comitato Tecnico Scientifico con esperti e stakeholder (tra cui architetti, guide turistiche e l'ex comandante Gen. De Meo).
19 febbraio 2024: Il Comune stima un investimento di circa 8 milioni di euro per restauro, allestimenti museali e sicurezza. Si prevede una futura affluenza di oltre 100.000 visitatori annui, con biglietto stimato a circa 15 €.
2025: Studi, finanziamenti e spinte politiche
Marzo 2025: La Camera di Commercio di Verona finanzia uno studio di fattibilità tecnico-economica (circa 60.000 €) con un piano dettagliato entro ottobre, anche a supporto del partenariato pubblico-promotore DVG (Destination Verona & Garda Foundation).
11 marzo 2025: La deputata Alessia Ambrosi (FdI) presenta in Parlamento un'interrogazione per il sostegno statale e propone una candidatura UNESCO, insieme alla creazione di un centro studi e progetti dedicati, visitatori stimati a 100.000/anno.
7 marzo 2025: Ambrosi ribadisce in un'intervista i valori storico-culturali del sito e sollecita investimenti governativi affinché possa diventare risposta culturale e attrazione significativa per il territorio.